Tra i tanti talenti di Federico Maistrello quello musicale è il più originale e prolifico. La sua personalità eclettica e straripante gli permette di abbracciare stili diversi e di farsi promotore di numerosi progetti artistici.

Musicista anomalo e sfuggente, difficilmente etichettabile, Federico non si stanca mai di comporre e sperimentare nel chiuso della sua stanza, con i mezzi che ha a disposizione.

Inizia nei primi anni ‘90, con un registratore a cassetta, incidendo insieme ai suoi compagni di classe, Tiziano Parpaglioni, Fabio Valerio, Amedeo Miconi, Edoardo Gammarelli, il suo primo album.

Questi primi componimenti nascono sotto l’influenza del genere hip hop a cui Federico approda intrigato dalla possibilità di coniugare versi recitati a suoni sintetizzati. “Con pochi mezzi si poteva fare tanto.”

Con i suoi amici Maistrello crea band come i Kuba Soul Tribe e i Rap Present Un Tee e brani come Creato per volare. Ripensando a questa composizione, Fabio Valerio commenta: “Non mi capacito ancora come il testo di questa canzone possa essere stato scritto da un ragazzo di appena sedici anni. In Creato per Volare c'è il contributo di ognuno di noi, è una sintesi di quello che ci siamo dati l'un l'altro."





Federico Maistrello




Il gruppo partecipa negli anni ‘90 a diversi contest e concerti in giro per Roma e il litorale romano. È un periodo felice per la band che riceve apprezzamenti ed entusiasmo tra i giovani coetanei.

Seppur con un look semplice, magliette larghe, jeans consumati e scarpe da ginnastica, Federico è molto appariscente sul palco. Sono gli anni di Kurt Cobain dei Nirvana, dei Beastie Boys, dei Mudhoney, dei Sonic Youth, dei Fugazi, degli italiani CCCP e poi CSI, e prima ancora dei Public Enemy. Tutte formazioni che la band ascolta e nelle quali si riconosce assimilandone gli stili.

Alla musica Federico accosta la sua passione per la poesia, i giochi linguistici, i palindromi, le allitterazioni, componendo canzoni che cercano di coniugare la musicalità del verso con i ritmi ossessivi della drum machine.





Federico Maistrello



Federico Maistrello







Crescendo Federico ha voglia di esplorare altri generi tanto da allontanarsi dall’hip hop, dal rapping, rock e grunge, per costruire una personalità più eterogenea e fuori dai canoni. Studia chitarra classica e allo stesso tempo si cimenta con le ballate blues di Robert Johnson, Skip James, quelle folk di Woody Guthrie, Bob Dylan, Hank Williams, Johnny Cash, Nick Drake, Leonard Cohen, e psichedeliche di Syd Barrett. Condito tutto con il repertorio nostrano, da Fabrizio De André, alla sperimentazione elettronica di Franco Battiato e al rock and roll “italianizzato” di Adriano Celentano.

In De André e Battiato, Federico ammira la poesia e lo spirito di ricerca, in Celentano, la rivisitazione in chiave clownesca della cultura musicale statunitense.





Federico Maistrello


Federico Maistrello




La lezione di Celentano Federico la farà propria e negli anni, ogni volta che si cimenterà con le cover, le stravolgerà nello stile e nella forma, giocando con l’alto e il basso, con l’aurea che le opere celebri si portano con sé.

Un brano come Summertime di George Gershwin nelle sue mani diventa una sgangherata canzonaccia blues, la violenza elettronica di Come to Daddy di Aphex Twin una ballata folk.








Federico non si preoccupa della pronuncia inglese, né della perfetta esecuzione, a lui piace storpiare, con l’obiettivo di creare un sound meticcio, fuori dagli schemi, erede dell’esperienza punk, sfacciato, romantico e sghembo. I brani che esegue li scortica di ogni inutile orpello, fino a quasi a renderli irriconoscibili, per poi continuare a scavare implacabilmente su quel solco fino a giungere alla loro radice.

Stesso lavoro Federico lo fa con la voce cercando nel tempo di trovare la vocalità giusta per esprimere l’emozione che sente vibrare dolorosamente dentro di sé. Ed è proprio questo che rende così speciale ogni sua registrazione, anche quella fatta con pochi mezzi, con un piccolo registratore a nastro lo-fi.









Nel mentre, realizza altri album insieme ai suoi due vecchi amici Tiziano Parpaglioni e Alessandro Melani. Con loro fonda la band Sole Nero ribattezzata, nei primi anni 2000, Gli Impossibili ZP. In questa veste il gruppo incide l’album Cash From Chaos che eseguirà dal vivo in diverse occasioni nei locali di Roma e di Fiumicino.





Federico Maistrello












Già nel 2000, Federico ha composto le sue più belle canzoni, le ballate d’amore Quell'amore che, Barlume di splendore, Lovers' way, Highway to nowhere, e le sensualissime Awanaghena, L’attesa, Per l’Eden.







Oltre alle sue amate chitarre, Federico impara a suonare il basso, la batteria, il piano, l’armonica, l'ukulele, il theremin.

Nel 2004 acquista un registratore multitraccia, con il quale incide diversi brani, registrando volta per volta ogni strumento.

In questo modo nascono album come BOOST, Amatoriale, Aladino, che racchiudono canzoni giocose e solari, come Caretta, Caretta, Fortino, il cinghiale marino, So' Comunale, quanto composizioni dalle atmosfere più oscure e notturne, come Il tunnel dell’Amore, Nell’ombra, Gli uccelli notturni.


A Gli Impossibili ZP si affianca il duo acustico live degli AM/FM, con Federico e Alessandro Melani alle prese con le cover dei Nirvana, dei Depeche Mode, Duran Duran, De André, Celentano e con le esecuzioni unplugged dei brani composti da Federico, come Caretta, Caretta, Barlume di splendore, Blues Istrice, Lovers’ Way, Per l’Eden.

Alessandro arricchisce queste performance accompagnando Federico con il basso e la voce. Tiziano Parpaglioni a volte si aggiunge al duo, curando la parte ritmica.








Questi concerti si tengono nei locali del quartiere di San Lorenzo di Roma, negli stabilimenti balneari di Fregene e Focene e nel giardino di casa Maistrello che d’estate per l’occasione si trasforma in un piccolo evento musicale.


Un loro amico racconta: “Mi ricordo che le serate erano preparate da Federico con molta cura, sul prato venivano distesi dei tappeti persiani come base per gli strumenti, le casse, le aste dei microfoni, e sugli alberi pendevano i fili a cui erano state attaccate delle lampadine. Le persone si sedevano per terra su dei cuscini ad ascoltare la musica fino a notte tarda. Appena iniziavano a suonare l’atmosfera intorno si riscaldava e tutto diventava intimamente magico.”





Federico Maistrello




Negli ultimi anni della sua vita, seppur indebolito dalla depressione, Federico compone altre canzoni e si fa promotore di nuovi progetti artistici. Una delle sue ultime cover è la struggente You Are My Sunshine, di Jimmie Davis e Charles Mitchell, che dedica alla sua compagna Anni Neng Chuthamat.









BAND E COLLABORAZIONI

(1993-2009)



Rap Present Un Tee

Federico Maistrello - voce chitarra
Tiziano Parpaglioni - voce dj set
Fabio Valerio - basso
Amedeo Miconi - chitarra
Edoardo Gammarelli - tastiere

Kuba Soul Tribe

Federico Maistrello - voce chitarra
Tiziano Parpaglioni - voce
Fabio Valerio - basso
Francesco Cestari - tastiere chitarra
Diego Chiaranda - chitarra
Massimo Bianchi - chitarra
Francesco Bossa - batteria
Simone Giuli - Basso

Sole Nero

Federico Maistrello - voce chitarra
Tiziano Parpaglioni - voce dj set
Alessandro Melani - voce basso

Gli Impossibili ZP

Federico Maistrello - voce chitarra
Tiziano Parpaglioni - voce dj set
Alessandro Melani - voce basso

AM/FM

Federico Maistrello - voce chitarra
Alessandro Melani - voce basso





Federico Maistrello





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